Tecnico ortopedico
La figura professionale del tecnico ortopedico è stata riconosciuta con il decreto ministeriale n. 665 del 14 settembre 1994. Questo tecnico è l’operatore sanitario che, su prescrizione medica e successivo collaudo, opera la costruzione e/o adattamento, applicazione e fornitura di protesi, ortesi e di ausili sostitutivi, correttivi e di sostegno all’apparato locomotore, di natura funzionale ed estetica, di tipo meccanico o che utilizzano l’energia esterna o energia mista corporea ed esterna, mediante rilevamento diretto sul paziente di misure e modelli.
Questo tecnico si avvale nel suo lavoro di dispositivi che si distinguono in ausili, ortesi e protesi e possono avere funzioni diverse: di correzione, di sostegno o di sostituzione di arti mancanti. Per poter esercitare la professione del tecnico ortopedico sarà necessario possedere la realiativa laurea universitaria che avrà anche funzione abilitante.
PROFILO
Nell’ambito delle proprie competenze, il tecnico ortopedico:
– Addestra il disabile all’uso delle protesi e delle ortesi applicate.
Svolge in collaborazione con il medico, assistenza tecnica per la fornitura, la sostituzione e la riparazione delle protesi e delle ortesi applicate.
– Collabora con altre figure professionali al trattamento multidisciplinare previsto nel piano di riabilitazione.
Egli esercita la sua attività professionale in strutture sanitarie.
Il tecnico ortopedico si avvale della consulenza del medico specialistico per decidere quale tipo di presidio sia necessario al paziente e provvede alla progettazione e alla fabbricazione.
REQUISITI
Per fare il tecnico ortopedico è necessario possedere mentalità tecnica, precisione, manualità in modo che i dispositivi realizzati siano funzionali e in grado di garantire una buona qualità della vita ai pazienti.
Del resto occorre tener presente che al lavoro artigianale si affianca poi la consulenza qualificata ai pazienti per un corretto utilizzo dell’ausilio. Per questo, la disponibilità al rapporto interpersonale, la capacità di entrare in contatto col paziente, la sensibilità e la pazienza sono doti attitudinali altrettanto importanti per essere un buon professionista.
Infine, il tecnico ortopedico deve essere anche in grado di fornire assistenza tecnica e occuparsi di eventuali modifiche, sostituzioni e riparazioni delle ortesi e delle protesi applicate.
FORMAZIONE
Per svolgere la professione di tecnico ortopedico occorre possedere una laurea triennale in Tecniche ortopediche, attivata da alcune Facoltà di Medicina e Chirurgia (Bologna, Firenze, Genova, Pavia, Pisa, Reggio Calabria, Roma).
Questa laurea, che rientra nella classe delle lauree in professioni sanitarie tecniche, è regolata dal decreto interministeriale n. 136 del 2001.
L’accesso al corso è a numero programmato con esame selettivo di ammissione. La frequenza è obbligatoria e, accanto alle lezioni teoriche, sono previste attività pratiche e di tirocinio.
Per un quadro completo dell’offerta formativa universitaria in Italia rimandiamo al database http://offf.miur.it.
La prova finale della laurea triennale in Tecniche ortopediche ha valore anche di esame di stato ed è quindi abilitante alla professione.
Per chi esercita la professione di tecnico ortopedico è previsto l’obbligo di partecipazione a corsi di aggiornamento e qualificazione previsti nell’ambito del programma nazionale per la formazione degli operatori della sanità: Ecm- Educazione Continua in Medicina.
Il 1 agosto 2007 è stato siglato l’accordo tra Stato e Regioni sul Riordino del sistema di formazione continua in medicina. Per maggiori informazioni: www.ministerosalute.it.
SBOCCHI PROFESSIONALI
Il tecnico ortopedico esercita la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private. Inoltre può essere impiegato come dipendente presso aziende produttrici di protesi o presso esercizi commerciali di vendita.